La Toscana ha preparato un provvedimento per dare tutti gli strumenti ai produttori che scelgono di impiegare la dicitura “Prodotto di montagna”, apponendo in etichetta il logo istituto appositamente dal Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali.
Si tratta di un’indicazione da utilizzare in autocontrollo: gli operatori che scelgono di applicarla sono responsabili del suo utilizzo e della dizione “Prodotto di Montagna” e pertanto hanno l’obbligo della tracciabilità, ma non quello di sottoporsi alle verifiche degli Organismi di controllo terzi.
Entro 30 giorni dall’avvio della produzione l’operatore toscano che intende utilizzare tale indicazione è obbligato ad inviare l’apposita comunicazione specificando il luogo in cui è situata, azienda di produzione o trasformazione.
“Il nostro obiettivo – ha dichiarato la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – è valorizzare meglio il lavoro dei produttori delle zone montane. L’economia agricola della montagna è un pilastro fondamentale per la tenuta dei nostri territori, anche contro il dissesto idrogeologico. Con il regime di qualità e questo nuovo marchio, i consumatori potranno riconoscere più facilmente dalle etichette le autentiche produzioni di montagna e supportare queste attività e il loro valore non solo economico, ma sociale e ambientale. La Regione sta mettendo in campo da tempo una serie di interventi utili per supportare le aziende agricole di montagna. Ora è cruciale dare continuità a questo lavoro, perché il futuro delle nostre montagne è il futuro di una parte importante della nostra identità”.