L’Ufficio federale elvetico dell’agricoltura UFAG ha deciso di aumentare nuovamente di 2.000 tonnellate il contingente doganale per l’importazione di burro nel 2022, come richiesto dall’Interprofessione Latte. Questo quantitativo extra permetterà di soddisfare la domanda interna fino a fine anno.
Secondo le stime della categoria, quest’anno l’offerta elvetica di burro è troppo scarsa per soddisfare la domanda. Gran parte della produzione di latte è infatti tuttora trasformata in formaggio. L’Interprofessione Latte calcola che il burro svizzerò inizierà a scarseggiare in autunno. La seconda liberazione delle importazioni di quest’anno deve però avvenire ora, affinché gli operatori del commercio e le aziende di trasformazione possano smerciare progressivamente il burro importato. Per questi motivi, l’UFAG ha deciso di dar seguito alla richiesta dell’Interprofessione Latte di aumentare di 2.000 tonnellate il contingente doganale del burro con effetto al 1° aprile 2022. Il quantitativo extra sarà messo all’asta come di consueto.
Le 2000 tonnellate extra coprono all’incirca il fabbisogno di due settimane. La domanda di burro in Svizzera supera mediamente 40.000 tonnellate annuali.