Sabelli ha presentato il progetto Il buono del bianco. Esso mira a valorizzare la filiera lattiero-casearia all’insegna della sostenibilità ambientale, economica e sociale.
“Noi, come azienda, – spiegano Angelo Galeati e Simone Mariani, amministratori delegati dell’azienda – abbiamo deciso di fare la nostra parte e di allearci con gli allevatori che credono nel nostro progetto e condividono la nostra visione. ‘Il buono del bianco’ nasce proprio per condividere con gli allevatori un rapporto di crescita reciproca e per premiarli degli sforzi che stanno affrontando, in un rapporto win-win che ha come ultimo beneficiario il consumatore finale, a cui porteremo prodotti sempre più buoni, in tutti i sensi”.
Con Il buono del bianco, Sabelli introduce un sistema di remunerazione dei conferenti basato sulla loro implementazione dei requisiti contenuti nel disciplinare tecnico Filiera Sabelli. Oltre alle caratteristiche organolettiche e di sicurezza alimentare del latte, il documento tecnico sottolinea l’importanza di alcuni aspetti della sostenibilità quali: la valorizzazione del benessere animale, l’impegno per la sostenibilità ambientale e l’efficienza energetica, la rintracciabilità del latte e l’incentivo del ricambio generazionale tra gli allevatori. Per il rispetto del disciplinare Sabelli garantisce un riconoscimento economico.
Per poter aderire al progetto, gli allevatori devono possedere precisi requisiti minimi di ingresso, riferiti alla biosicurezza e al benessere animale, verificati mediante ClassyFarm. Inoltre, devono superare i regolari controlli microbiologici svolti da Sabelli e le verifiche ispettive effettuate da Agroqualità, società preposta alla certificazione del disciplinare tecnico Filiera Sabelli.