Renato Zaghini nominato Cavaliere al Merito della Repubblica

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Il capo dello Stato Sergio Mattarella ha conferito a Renato Zaghini l’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica.

Allevatore, presidente del Caseificio Europeo, dal 2020 è alla guida del consorzio di tutela del Grana Padano.

“È un riconoscimento alle grandi capacità imprenditoriali e alle profonde qualità umane del presidente Zaghini, che da anni è ai vertici del consorzio – ha commentato il direttore generale del Consorzio, Stefano Berni, a nome di tutto il mondo consortile. – Ha assunto la presidenza in uno dei periodi più difficili non solo per l’economia e il settore agroalimentare, ma per l’intera umanità, scossa da epidemie e conflitti. E sta guidando la filiera con la determinazione, la lungimiranza e l’amore per i valori della sua terra e della sua Patria, elementi essenziali per il conferimento dell’onorificenza che gli è stata concessa”.

Il CdA ha eletto Renato Zaghini presidente del consorzio tutela Grana Padano il 2 luglio del 2020, nel pieno della pandemia, una delle emergenze globali più gravi degli ultimi decenni, seguita dalla guerra in Ucraina. Crisi che Zaghini affronta con i principi che lo hanno sempre ispirato: “Rispetto di regole e statuti, ma anche dialogo e buon senso tengono unite le persone anche nelle situazioni più difficili”.

Chi è

Sessantasette anni, sposato, ha due figli di 44 e 42 anni, che ora guidano l’azienda di famiglia, un allevamento di medie dimensioni di vacche da latte a Bagnolo San Vito, in provincia di Mantova.

La vita di Zaghini si è presto divisa tra l’azienda zootecnica e il Caseificio Europeo, dove il padre lavorava come operaio. Conseguito il diploma da perito agrario, si è dedicato subito all’allevamento. Ed ha trasmesso ai figli questa passione per la campagna di cui va orgoglioso, guidando così l’azienda alla quarta generazione, e che talvolta lo porta a rimproverare ai colleghi di annusare troppo poco l’odore delle stalle.

Di sé ama ricordare di essere uomo di poche parole, una caratteristica mostrata già da ragazzo, tanto che il nonno lo chiamava “il muto”. Nel 1997 ha preso le redini del Caseificio Europeo Società Agricola Cooperativa di Bagnolo San Vito, produttore di Grana Padano, in uno dei momenti più delicati della gestione delle quote latte in Europa. In quegli anni lavorò intensamente per trovare intese che conciliassero il rispetto della legalità con la tutela delle aziende zootecniche.

In ragione del suo impegno i soci del consorzio lo vollero nel consiglio d’amministrazione e per 17 anni è stato il tesoriere consortile, prima dell’elezione alla massima carica tre anni fa.