Il Consorzio di Tutela della mozzarella di bufala campana DOP ha messo in campo una task force per contrastare le frodi sul web, in collaborazione con le forze dell’ordine e l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF).
Nel corso del 2019 sono stati 1.218 i controlli effettuati online, che si aggiungono a quelli nell’offline, con un rialzo del 45% rispetto al 2018, a testimonianza di quanto sia strategico, e quindi bisognoso di attenzione, il commercio via web.
L’attività ispettiva ha interessato le piattaforme più utilizzate nella vendita online (Amazon, Alibaba ed Ebay) ma anche i social media più utilizzati (Facebook e Instagram per citarne solo due). Le rilevazioni più diffuse riguardano l’utilizzo improprio del marchio Mozzarella di bufala campana: dall’imitazione e l’uso improprio, che hanno come effetto il fenomeno dell’evocazione fraudolenta, fino ai casi più gravi di contraffazione del marchio stesso. Delle 18 operazioni congiunte con le forze di polizia e il personale dell’ICQRF, ben 11 sono partite proprio dal monitoraggio del web.
Il presidente Domenico Raimondo aggiunge: «Nel nuovo anno aumenteremo gli investimenti nel settore della vigilanza, strada decisiva per scovare imitazioni, evocazioni e usurpazioni del nostro prodotto e tutelare anche i nostri soci, che corrono il rischio di vedersi sottrarre quote di mercato dai tanti falsi in giro per il mondo».