La Commissione Europea ha presentato la proposta di revisione del sistema delle indicazioni geografiche (IG).
Queste le misure che contempla:
- Procedura di registrazione abbreviata e semplificata: accorpamento delle differenti regole tecniche e burocratiche in un’unica procedura di registrazione delle IG semplificata per i richiedenti UE ed extra UE. Poiché l’armonizzazione abbrevierà il tempo che intercorre tra presentazione della domanda e registrazione, ciò aumenterà l’attrattiva dei regimi per i produttori.
- Maggiore protezione online: il nuovo quadro vorrebbe la protezione delle IG su internet, in particolare nella vendita tramite piattaforme online, e la tutela contro la registrazione in malafede e l’utilizzo delle IG nei domini.
- Migliorata sostenibilità: nel contesto della strategia Farm to Fork, sarà possibile per i produttori valorizzare le proprie azioni in materia di sostenibilità sociale, ambientale o economica nei disciplinari, fissando i requisiti pertinenti. Ciò contribuirà a proteggere meglio le risorse naturali e le economie rurali, a preservare il paesaggio e a migliorare il benessere degli animali. Inoltre, potrebbe attrarre i consumatori che desiderano ridurre il proprio impatto sull’ambiente.
- Gruppi di produttori potenziati: gli Stati membri dovranno riconoscere i gruppi di produttori di IG su loro richiesta. I gruppi riconosciuti avranno il potere di gestire, far rispettare e sviluppare le loro IG, in particolare ricorrendo alle autorità anticontraffazione e alle dogane di tutti gli Stati membri.
La proposta riprende anche il regime di qualità per le specialità tradizionali garantite e l’uso del termine facoltativo “prodotto di montagna”.
Il ruolo dei diversi attori
Gli Stati membri continuano ad avere la responsabilità dell’applicazione a livello nazionale. Alla Commissione permane la responsabilità della registrazione, modifica e cancellazione delle indicazioni.
L’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) fornirà supporto tecnico nel controllo per accelerare le procedure. La Commissione e l’EUIPO hanno lavorato assieme alle indicazioni geografiche negli ultimi quattro anni. In tale periodo, l’EUIPO ha contribuito a valutare circa 1.300 domande di IG e ha inoltre creato GIview, una nuova bancadati che contiene tutte le denominazioni protette, collegata al registro dell’UE delle indicazioni geografiche.