L’EFSA sollecita il pubblico a trasmettere commenti sull’approccio che prevede di adottare nella sua imminente valutazione degli zuccheri presenti negli alimenti. Scopo della valutazione è stabilire un valore soglia per l’assunzione degli zuccheri “liberi” che non sia collegato a effetti nocivi per la salute.
Il gruppo di esperti scientifici dell’EFSA sui prodotti dietetici, la nutrizione e le allergie (gruppo NDA) ha abbozzato un protocollo per definire i metodi per:
- raccogliere i dati (ovvero quali dati utilizzare per la valutazione, e come reperirli e selezionarli);
- valutare le evidenze pertinenti; e
- analizzare e integrare le evidenze al fine di trarre conclusioni che formeranno la base del parere scientifico.
- Le parti interessate possono presentare osservazioni sul protocollo fino al 4 marzo 2018.
Che cosa sono
Gli zuccheri liberi comprendono i monosaccaridi (glucosio, fruttosio, galattosio) e i disaccaridi (saccarosio, lattosio, maltosio, trealosio) aggiunti negli alimenti dai produttori o dai consumatori, oltre che gli zuccheri naturalmente presenti in miele, sciroppi, succhi di frutta e succhi di frutta concentrati.
Gli effetti sulla salute che verranno studiati comprenderanno l’assunzione e lo stato dei micronutrienti, il peso corporeo e l’obesità, l’omeostasi glucidica e il diabete di tipo 2, i fattori di rischio e gli eventi cardiovascolari, la funzionalità epatica e la carie dentale.
Il parere – richiesto dalle autorità alimentari nazionali di Svezia, Finlandia, Danimarca, Norvegia e Islanda – aiuterà gli Stati membri a stabilire raccomandazioni sul consumo di zuccheri liberi e a predisporre apposite linee guida dietetiche basate sugli alimenti.
Nel 2010 l’EFSA aveva fornito un parere scientifico sui valori di riferimento nell’alimentazione (DRV) per carboidrati e fibre alimentari, che comprendeva anche gli zuccheri, ma all’epoca le evidenze disponibili risultarono insufficienti per impostare un limite massimo per il consumo giornaliero degli zuccheri totali o aggiunti.