Nel 2019 l’utile operativo di FrieslandCampina è aumentato del 26,3% a 432 milioni di euro ma, se si escludono i proventi una tantum derivanti dalla vendita di alcune imprese, il rialzo si attesta al 7,0%.
L’utile è salito del 36,9% a 278 milioni di euro principalmente grazie alle dismissioni e al miglioramento dei profitti operativi nei prodotti lattiero-caseari a elevato valore aggiunto.
Le entrate sono diminuite del 2,2% a 11,3 miliardi di euro a causa di un calo della fornitura di latte del 3,4%. I ricavi dei prodotti a marchio sono aumentati del 3,1% in totale, con i marchi Consumer Dairy in rialzo del 5,4% e i formaggi che hanno spuntato +8,8% a livello globale.
Sostenibilità al centro
Le emissioni di gas a effetto serra che derivano dalla produzione e dai trasporti di FrieslandCampina sono diminuite del 10,6% a 723 kt di CO2 equivalente (2018: 809 kt di CO2 equivalente). Le emissioni di gas serra invece delle aziende lattiero-casearie associate sono calate del 3,5% a 11.964 kt di CO2 equivalente (2018: 12.398 kt di CO2 equivalente). E ciò è stato possibile anche grazie alla collaborazione con un numero crescente di clienti. La quota di elettricità verde in uso è salita al 94% del consumo complessivo.
E delle materie prime agricole acquistate, la percentuale qualificata come sostenibile è salita all’87% nel 2019 (2018: 77%).
Infine, in merito al confezionamento nel 2019 è stata introdotta un imballo riciclabile, più leggero e richiudibile per formaggio. Attualmente l’87% dell’intero portafoglio di imballaggi di FrieslandCampina è riciclabile, ma prendendo in considerazione i soli imballaggi in plastica tale percentuale si attesta al 33%.