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L’Associazione Italiana Allevatori e l’azienda ZOOMAC srl, concessionaria di primo piano di DeLaval, hanno siglato un accordo di collaborazione.
L’intesa, infatti, nasce dall’obiettivo di sfruttare al massimo le opportunità offerte dalla mungitura di precisione, favorendo la sostenibilità degli allevamenti bovini da latte e bufalini, con la valorizzazione del benessere degli animali e della qualità delle produzioni.
La firma dell’accordo è avvenuta tra il presidente A.I.A., Roberto Nocentini, e l’amministratore delegato di ZOOMAC, Giovanni Pescina, affiancato dal consulente zootecnico Concettina Fezza, alla presenza del direttore generale dell’associazione Mauro Donda e di Lorenzo Pascarella dell’ufficio tecnico di A.I.A.
ZOOMAC è un dealer d’eccellenza di DeLaval per il centrosud Italia. Annovera tra la sua clientela alcune fra le più importanti realtà zootecniche nel settore bovino da latte e bufalino. La specializzazione dell’azienda consiste nell’installazione di impianti di mungitura convenzionali e robotizzati. L’accordo siglato consentirà di unire il know-how tecnico del Sistema Allevatori con l’esperienza tecnologica di ZOOMAC, permettendo di fornire agli allevatori un servizio “su misura”.
“È una collaborazione per noi molto importante – hanno affermato Roberto Nocentini e Mauro Donda – che riteniamo possa essere di impulso e innovativa, da replicare anche in altre realtà del nostro panorama zootecnico. A.I.A. metterà a disposizione delle aziende clienti di ZOOMAC l’attività e l’esperienza delle proprie associazioni territoriali, attraverso controlli mirati e specifici rivolti al corretto settaggio degli impianti e della routine di mungitura”.
“La fase della mungitura – ha ricordato tra l’altro l’ad di ZOOMAC, Giovanni Pescina – è notoriamente uno dei momenti più delicati e fondamentali nella produzione lattiera. L’accordo con il Sistema Allevatori ci permetterà di ottimizzare l’attività di controllo sugli impianti di mungitura, intervenire con regolarità e tempestivamente in caso di eventuali criticità e inefficienze soprattutto nell’interesse della salvaguardia della produttività, e quindi del reddito, degli allevatori. Senza dimenticare gli aspetti, altrettanto importanti, legati al benessere degli animali in mungitura ed alla sostenibilità dell’allevamento da latte”.