Ieri la società ha annunciato investimenti strategici per la riduzione dell’impatto ambientale di tutta la filiera produttiva. Lorenzo Brugnera, presidente Latteria Soligo, ha infatti dichiarato: «La nostra mission è di realizzare un’agricoltura e dei prodotti che rispettino l’ambiente e guardino al benessere dei nostri consumatori. Siamo intervenuti con importanti investimenti nei nostri stabilimenti, con impianti fotovoltaici da 800 kWatt/h (400 kWatt a Farra, 200 kWatt nella centrale del latte di Caposile e altrettanti nello stabilimento di Breganze) e ora daremo il via a un impianto a biomasse, che ci convertirà per buona parte alle fonti rinnovabili. I nostri caseifici lavorano a energia circolare, dove nulla deve essere sprecato: abbiamo investito in nuovi sistemi refrigeranti (applicando tecnologie computerizzate Premio Innovazione Legambiente) e ridotto l’utilizzo di acqua (attraverso linee a vapore per la produzione dei formaggi filati) e realizzato impianti di depurazione che restituiscono alle nostre campagne acqua di fiume, adatta all’irrigazione». È stato infatti approvato definitivamente l’iter progettuale per la realizzazione del nuovo impianto a biomasse per un investimento del valore di 2,5 milioni, grazie al supporto del PSR, Piano Sviluppo Rurale Regione del Veneto (600mila euro i fondi europei). «Una energia circolare che consentirà non solo di produrre gas utilizzando i composti bioattivi di scotta e siero, che oggi rappresentano un costo come rifiuti speciali (pesando per 240mila euro l’anno sul bilancio), ma anche energia termica, grazie a una centrale di stoccaggio da 700 ettolitri per l’acqua calda che verrà utilizzata nei lavaggi: possiamo dire di chiudere il cerchio della nostra filiera, nei nostri stabilimenti entra latte, escono acqua pulita e formaggi».