Specialised Nutrition Europe (SNE) e European Dairy Association (EDA) hanno sollecitato la Commissione Europea a predisporre una legislazione specifica sui latti formula per bambini piccoli, implementando nella legislazione UE lo standard del Codex Alimentarius appena aggiornato.
I latti di proseguimento (YCF) sono specificamente formulati per fornire nutrienti essenziali che spesso mancano nelle diete di tali bambini (1-3 anni), come PUFA n-3, ferro, vitamina D e iodio. Tuttavia, l’UE non regolamenta la composizione nutrizionale e l’etichettatura dei YCF, a differenza di quanto avviene per le infant formula destinate ai bambini fino a 1 anno di età.
Di conseguenza, possono essere immessi sul mercato UE prodotti con formulazioni inappropriate destinate ai bambini piccoli.
Per esempio, bevande con un alto contenuto di zucchero o livelli inadeguati di nutrienti. L’assenza di requisiti legali specifici e armonizzati per la composizione nutrizionale e l’etichettatura per i prodotti per YCF – lamentano le due associazioni – non è coerente con il quadro internazionale e i principi generali della legislazione UE.
Le necessità
All’inizio del 2023, il Codex Alimentarius ha adottato e pubblicato uno standard che disciplina la composizione specifica dei latti di proseguimento per bambini piccoli. Anche l’UE e i suoi Stati membri hanno sostenuto la definizione e l’adozione di questo standard.
Sebbene gli standard del Codex Alimentarius non siano direttamente vincolanti, l’UE ha l’obbligo legale di prenderli in debita considerazione.
Secondo la legislazione alimentare generale dell’UE, infatti, gli standard internazionali “devono essere presi in considerazione nello sviluppo o nell’adattamento della legislazione alimentare”. Anche se, a onor del vero, gli standard del Codex definiscono solitamente il livello minimo di misure di protezione potrebbero essere usati come base di nuove norme UE più rigorose.
Inoltre, oggi, a causa della mancanza di requisiti legali armonizzati sulla composizione nutrizionale di YCF, ricette ed etichette devono spesso essere adattate alle diverse interpretazioni e requisiti degli Stati membri. Ciò pone ostacoli al mercato interno e globale dell’UE, incertezza giuridica e un ambiente sfavorevole per gli OSA. E questo nonostante l’importanza del settore. Secondo il rapporto della Commissione europea “Monitoring EU Agri-Food Trade”, infatti, l’export della categoria di prodotti “alimenti per l’infanzia e altri cereali, amidi o preparazioni a base di latte”, che include YCF, vale circa 8 miliardi di euro l’anno.