Intervenendo al Dairy Summit organizzato dal gruppo Tecniche Nuove lo scorso settembre, Raffaele Borriello, direttore generale Ismea, ha auspicato alcune misure per rendere più competitivo il comparto all’estero e incidere sulle nostre esportazioni. «Intanto – chiarisce Borriello – consolidare la posizione dei prodotti italiani sui mercati tradizionali (Francia, Germania, UK e USA) che garantiscono storicamente gran parte dell’export con interventi strutturali, quali piattaforme logistiche capaci di massimizzare la penetrazione commerciale e diminuire i costi. Poi rafforzare la presenza dei nostri prodotti nei mercati emergenti (Sudest asiatico e Paesi arabi) che hanno ancora enormi potenzialità di spesa, visto il posizionamento di prezzo elevato dei formaggi italiani. E, infine, avere un ruolo politico ancora maggiore per poter incidere a livello internazionale nelle trattative sugli accordi commerciali e sulla tutela delle produzioni a indicazione geografica. Soprattutto in funzione delle incertezze che si profilano a livello sia comunitario (Brexit) sia internazionale (nuove politiche di Trump)».