L’impresa da latte del 2030
Dopo l’individuazione dei fattori guida, tramite un gruppo di esperti e portatori d’interesse sono state determinate le caratteristiche delle aziende da latte del 2030. Quattro le maggiori leve competitive: struttura aziendale e professionalità delle risorse umane; innovazione tecnologica e miglioramento genetico; marchi di prodotto, qualità e comunicazione; autoregolazione dell’offerta.
In particolare per quanto concerne la struttura aziendale e la professionalità delle risorse umane sono emerse forti necessità di differenziazione e di qualificazione delle produzioni in grado di interagire con la complessità del mercato internazionale anche in termini di crescita delle dimensioni aziendali singole o aggregate. Le economie di scala, le tecnologie di automazione, la riduzione dei costi della manodopera e dei costi generali della struttura, l’esigenza del controllo ed il mantenimento della qualità del prodotto saranno i punti critici per i quali l’impresa da latte dovrà focalizzare l’attenzione. In merito alla professionalità delle risorse umane impiegate, bisogna registrare che l’attuale livello è inadeguato per il futuro, infatti l’adozione delle tecnologie richiede qualificazioni, specializzazioni e competenze professionali di buon livello.
Del resto ci si sta avviando verso “una stalla di precisione”, tecnologicamente avanzata sotto il profilo dell’allevamento ma anche della coltura dei foraggi. Il miglioramento genetico degli animali e degli alimenti (OGM) destinati agli animali richiederanno ineluttabilmente maggiori controlli, monitoraggi, regolazioni e decisioni rapide ed efficaci. Rispetto al passato il tradizionale conservatorismo degli imprenditori allevatori si ritiene che debba far spazio a un efficiente adeguamento al progresso in divenire. È impensabile che l’adozione delle tecnologie futuribili possa rispettare i tempi di una intera generazione come fu impiegata in passato per la diffusione della mungitura meccanica.
Il riconoscimento sul mercato internazionale dei marchi collettivi di prodotto, la loro qualità e la capacità di comunicazione sono precondizioni irrinunciabili, come, d’altro canto, la capacità di autoregolazione dell’offerta diventa un meccanismo principale nella pianificazione della impresa da latte. Domanda, offerta e prezzo sono alla base di ogni logica di mercato. Le organizzazioni di prodotto dovranno occuparsi di questo. Lo studio entra nel merito anche del quadro nazionale e internazionale normativo-politico di riferimento, della concorrenza e della domanda internazionale, del riconoscimento del ruolo sociale delle imprese da latte e delle loro attività agricole in rapporto con il loro territorio, la rilevanza dell’incertezza nell’orizzonte temporale di un ventennio (figura 2).