Composta da 146 aziende agricole, la cooperativa ha registrato un fatturato di 244,5 milioni € (+5%, +12,4 milioni rispetto al 2023), con una produzione di 191 milioni di litri di latte bovino, 10 in più del 2023.
“Il 2024 ha segnato il consolidamento della svolta intrapresa dal 2022 di cui già nel 2023 si sono registrati i primi effetti con un fatturato record e il pieno risanamento. Nel 2024 si è raggiunta una stabilità che ci ha permesso innanzitutto di mantenere una remunerazione al socio in linea con la media nazionale – nel 2024 è stata mediamente di 0,61 €/l IVA inclusa – utile a garantire continuità e fiducia a un intero comparto regionale – ha commentato Remigio Sequi, presidente e amministratore delegato della coop. – In secondo luogo, nel rispetto della transizione green avviata, abbiamo proceduto con importanti investimenti per migliorare l’efficienza produttiva e consolidare la nostra posizione sui mercati. Questo grazie a un aumento costante negli ultimi anni della produzione di latte e al volume di affari registrato in penisola che, per il primo anno nella storia della cooperativa, supera il livello regionale”.
I risultati 2024 sono legati, infatti, al consolidamento del mercato regionale e al traino rappresentato dal mercato penisola, che ha inciso per il 53% sul fatturato (+13% anno su anno).
Nella dinamica positiva dei ricavi, la divisione al consumo cresce di 7,8 milioni di euro (+4% sul 2023) grazie in particolare alla famiglia di prodotti latte UHT che ha registrato +6,9 milioni di euro (+7% rispetto al 2023). La divisione industriale ha segnato un aumento di 4,6 milioni di euro.
Crescita e tutela del distretto di latte vaccino
“L’intenso lavoro di tutela del comparto con una giusta remunerazione e al tempo stesso di ristrutturazione e rilancio, sia produttivo che commerciale, compiuto in questi anni ha contribuito prima di tutto a fermare le chiusure delle aziende agricole. Si sono poste così le basi di una nuova fase che oggi si traduce in numeri incoraggianti anche per il 2025 – nel primo trimestre siamo già a 1,8 milioni di litri di latte in più – prosegue Sequi. – Affrontiamo, pertanto, il futuro con fiducia restando focalizzati sul nostro core business, la trasformazione del latte, per una produzione sempre più costante. A guidarci sarà l’impegno a promuovere sviluppo sostenibile, qualità, innovazione ed efficienza, orgogliosi di rappresentare la più importante realtà sarda dell’agroalimentare e una filiera che intendiamo sostenere nel passaggio generazionale, anche attraverso l’ammodernamento e le tecnologie necessarie per il rispetto dell’ambiente e del benessere animale”.
Sulla base di queste direttrici, il 2025 vedrà il lancio di nuovi prodotti all’insegna della naturalità in linea con i trend del benessere psico-fisico e nel rispetto dell’attenzione alla salute per le fasce di consumo più vulnerabili (bambini e anziani).
Il nuovo CdA
Riunitasi per il rinnovo delle cariche sociali, l’assemblea dei soci di Latte Arborea ha confermato il Cda uscente e il presidente Remigio Sequi.
Questa la sue composizione dunque:
-Remigio Enrico Maria Sequi, presidente e amministratore delegato
-Luca Abis
-Emanuela Biondo
-Pietro Paolo Calvia
-Mario Capraro
-Stefano Costa
-Matteo Panetto
-Francesco Passerò
-Gianni Schiavon.