Export agroalimentare UE: livelli record nel 2024

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Il rapporto agroalimentare del 2024 della Commissione europea mostra che sia le esportazioni che le importazioni hanno raggiunto un livello record. Nonostante le sfide globali in corso, il documento “Monitoring EU agri-food trade: developments in 2024” descrive diversi sviluppi positivi. La bilancia commerciale agroalimentare dell’UE è ampiamente positiva, attestandosi a 63,6 miliardi di euro.

Continua la crescita delle esportazioni

Su base annua, le esportazioni agroalimentari cumulative UE sono aumentate del 3% (+6,6 miliardi di €) a 235,4 miliardi di €. Il Regno Unito si conferma il primo blocco nel 2024, assorbendo il 23% dell’export agroalimentare UE (53,9 miliardi di €). Le consegne verso Russia e Cina hanno perso terreno.

Mentre i cereali (24,8 miliardi di euro, 11%), i derivati lattiero-caseari (19,7 miliardi di euro, 8%) e il vino (17,4 miliardi di euro, 7%) sono i più esportati, le olive e i prodotti a base di cacao hanno registrato i maggiori incrementi a valore, dovuti in gran parte all’impennata dei prezzi.

In aumento anche le importazioni

Anche le importazioni nel settore agroalimentare hanno raggiunto un nuovo livello record, crescendo dell’8% (+12,4 miliardi di euro) e attestandosi a 171,8 miliardi di euro. Ciò è stato determinato principalmente da un forte aumento del prezzo delle importazioni di cacao, nonché di caffè, frutta e noci. Da parte loro, le esportazioni di cereali sono diminuite a causa di prezzi e volumi più bassi. Regno Unito, Ucraina e Brasile rimangono le principali fonti di beni importati. Costa d’Avorio, Ucraina e Nigeria hanno registrato gli aumenti più significativi delle esportazioni verso l’UE. Le importazioni dalla Russia (-865 milioni di euro, -46%) e dall’Australia (-722 milioni di euro, -28%) sono diminuite.

I numeri del dairy

L’export UE lattiero è rimasto stabile rispetto al 2023 (+133 milioni di euro, +1%). La destinazione più rilevante nel 2024 si conferma la restante Europa dell’ovest (24%, soprattutto UK), Nord America (12%) e il Medio Oriente (12%).

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