È noto che la Commissione UE sta lavorando alla proposta di revisione delle informazioni fornite ai consumatori nell’ambito della strategia Farm to fork e del piano per combattere il cancro. Tra queste informazioni figurano quelle che l’etichettatura alimentare veicola.
Per formulare la proposta la Commissione userà anche 4 studi scientifici condotti dal Centro Comune di ricerca (JRC). Tali ricerche hanno sintetizzato le conoscenze attuali su: etichettatura nutrizionale fronte pacco; etichettatura di origine; informazioni sugli alimenti fornite mediante mezzi diversi dalle etichette; etichettatura delle bevande alcoliche attualmente sul mercato.
Ecco alcuni risultati.
Etichettatura nutrizionale fronte pacco
È uno strumento per prevenire le malattie non trasmissibili legate all’alimentazione come le malattie cardiovascolari, il diabete o i tumori.
In base alle norme attuali dell’UE, l’etichettatura nutrizionale fronte pacco è volontaria. Ne esistono diversi schemi, pubblici e privati, che sono utilizzati a differenti livelli negli Stati membri.
La Commissione europea intende avanzare una proposta per un’etichettatura nutrizionale fronte pacco obbligatoria e armonizzata.
Lo studio del JRC nel merito ha mostrato che:
-I consumatori considerano le etichette nutrizionali fronte pacco un modo semplice e veloce per acquisire informazioni nutrizionali al momento dell’acquisto.
-Etichette meno complesse richiedono meno attenzione e meno tempo per essere comprese dai consumatori.
-In generale, gli acquirenti, compresi quelli con un reddito inferiore, sembrano prediligere etichette riepilogative fronte pacco semplici, colorate e valutative, che sono più facilmente comprensibili, rispetto a etichette monocromatiche più complesse.
-Le etichette nutrizionali fronte pacco possono portare a diete più sane.
L’etichettatura nutrizionale fronte pacco potrebbe inoltre incentivare le aziende alimentari nel migliorare la qualità nutrizionale dei loro prodotti, per esempio riducendo il sale o gli zuccheri aggiunti.
Informazioni sugli alimenti fornite mediante mezzi diversi dalle etichette (anche digitali)
Queste le conclusioni dell’indagine del JRC:
-Gli strumenti che assicurano un accesso diretto alle informazioni sugli alimenti, come i menu, le etichette sugli scaffali e i cartelli per i punti vendita, possono invogliare i consumatori a seguire comportamenti sani, rispetto agli strumenti online che richiedono mezzi esterni per accedere alle informazioni (ad es. codici QR o collegamenti a siti web).
-Se non riportate sul fronte pacco, le informazioni sugli alimenti dovrebbero essere direttamente visibili nel punto vendita per poter influenzare i consumatori.
-Sono necessarie ulteriori ricerche sulla fornitura di informazioni alimentari attraverso etichette e mezzi digitali.
Etichettatura di origine
Gli scienziati del CCR hanno esaminato le ragioni per le quali i consumatori utilizzano, capiscono e sono influenzati dalle informazioni sull’origine, giungendo alle seguenti conclusioni:
-Le informazioni inerenti sia al paese di origine che al luogo o alla regione di origine hanno un’influenza sostanziale sulle scelte alimentari dei consumatori.
-I consumatori attribuiscono importanza alle informazioni sull’origine in quanto:
a) indice di prodotti di buona qualità e rispettosi dell’ambiente;
b) permettono di sostenere produttori e l’industria alimentare locali o domestici.
-I consumatori riferiscono (nei sondaggi) di attribuire importanza alle informazioni sull’origine. Tuttavia, quando fanno acquisti, potrebbero concentrarsi meno sulle informazioni sull’origine di quanto vorrebbero (a causa del tempo a disposizione, dell’appeal dei marchi ecc.).