L’innovazione è un fattore di crescita determinante per il settore lattiero-caseario, soprattutto in un mercato sempre più competitivo e sfidante per tipologia di domanda. Uno scenario che implica adeguamenti strutturali e crescenti bisogni di rinnovamento. Con la necessità di implementare tecnologie per l’ottimizzazione dei processi e per rendere le produzioni lattiero-casearie più resilienti in una prospettiva di sostenibilità economica, sociale e ambientale.
In Italia, tuttavia, non mancano una serie di ostacoli da superare per realizzare pienamente questi obiettivi. Economici, per iniziare. Sono soprattutto le grandi aziende che possono affrontare i costi per l’introduzione di nuove tecnologie e competenze. Una situazione strutturale ed economica che aumenta il divario “innovativo” tre le aziende lattiero-casearie più grandi (soprattutto a capitale estero) e quelle di piccole e medie dimensioni.
Nel nostro Paese, tuttavia, la scarsa propensione all’innovazione è anche un fattore culturale. Determinato anche dalla forte differenziazione per esigenze e attitudine verso l’innovazione tra le aziende che operano in filiere tradizionali o industriali. A prescindere da ciò, i tempi impongono un cambiamento di forma mentis per cogliere, in anticipo, il potenziale delle innovazioni esistenti o in fase di sviluppo. Nel settore caseario, poi, un quadro normativo quasi immutato da un secolo e l’assunto che l’innovazione sia la fine della tradizione fanno il resto, impedendo di implementarla rapidamente e con successo. Il risultato? Un’innovazione guidata dall’interazione con fornitori o acquirenti. Anch’essa necessaria, ma che insegue il mercato invece di anticiparlo.
Nonostante ciò, l’industria lattiero-casearia sta comunque vivendo un (inevitabile) momento di trasformazione guidato dall’adozione di strumenti e metodologie dell’industria 4.0. Questo cambiamento, tuttavia, non rappresenta sempre un processo spontaneo, ma richiede pianificazione, conoscenza delle dinamiche di innovazione e la capacità di adeguare i relativi processi alle richieste dei consumatori e alle sfide del mercato. L’automazione e la digitalizzazione si stanno rivelando fondamentali per supportare questa presa di coscienza e transizione. Possono quindi rappresentare un vantaggio competitivo e attivare nuovi modelli di impresa e accelerare il ritmo innovativo tra le aziende. Un’evoluzione che richiede tecnologie e competenze, ma anche collaborazione e coordinamento tra gli stakeholder della filiera lattiero-casearia. Anche in questa prospettiva nasce “Dairy Tech Summit”, la fiera-convegno per ragionare su come supportare l’innovazione nei processi di lavorazione del latte.