Tra il 2013 e il 2023 l’export di alimentari e bevande dall’Italia agli Usa è cresciuto del +136%, con un incremento del +18% tra il primo semestre 2023 e il primo semestre 2024. Attualmente vale 6,5 miliardi di euro. A fotografare l’importanza dello sbocco americano per i beni di largo consumo provenienti dall’Italia è un’analisi redatta da Nomisma per Centromarca. Tra le caratteristiche vincenti dei prodotti di marca provenienti dall’Italia, riscontrate nei consumatori statunitensi, l’indagine evidenzia: la bontà (54%), la qualità delle materie prime (49%), la sicurezza e tutela della salute (36%), la tracciabilità del processo produttivo (27%) e la sostenibilità ambientale (23%).
“La rilevanza dell’export negli Stati Uniti dell’industria del largo consumo alimentare e non food emerge con evidenza dall’indagine”, sottolinea Vittorio Cino, direttore di Centromarca. “L’introduzione di dazi da parte degli Usa danneggerebbe le esportazioni, con effetti negativi per le imprese e in generale per la nostra economia. Come industrie di marca, come fautori di un mercato globale, libero, aperto, da cui sono derivati generazione di valore, ampliamento dell’offerta e prezzi convenienti per il consumatore, riteniamo che il commercio internazionale dovrebbe essere libero e non condizionato da qualsiasi tipo di antistorico pedaggio. In tal senso vanno i nostri interventi sulle istituzioni europee e nazionali affinché questo pericolo sia scongiurato”.