di Annalisa Raduano
Quest’anno, la tradizionale Festa del Latte organizzata dalla Centrale del Latte di Cesena ha celebrato i suoi 65 anni di attività, confermando il ruolo di primo piano nel settore lattiero-caseario romagnolo. Fondata il 31 luglio 1959, la Centrale del Latte di Cesena rimane l’unica realtà indipendente della zona che continua a raccogliere e trasformare il latte proveniente dagli allevamenti locali dei propri soci.
“Il nostro gruppo cooperativo – hanno dichiarato il presidente Renzo Bagnolini e il direttore Daniele Bazzocchi – conta su 80 dipendenti e 20 soci confenti, tutti del territorio, che quest’anno ci garantiranno tra gli otto milioni e mezzo e i nove milioni di litri di latte, mantenendo i livelli degli anni precedenti. Anche il fatturato è stabile: prevediamo di raggiungere i 21,3 milioni di euro, in linea con il 2023. Questo risultato è particolarmente significativo dato il periodo di difficoltà, soprattutto per le ondate di caldo che hanno messo a dura prova i nostri agricoltori, costretti a intervenire per garantire il benessere degli animali e preservare, con la consueta attenzione, la qualità del nostro prodotto.”
Nel corso della festa sono stati anche presentati nuovi prodotti: il ‘Primosale di Romagna’, un formaggio fresco fatto con latte vaccino romagnolo, fermenti lattici, caglio e sale marino; e il ‘Caciottino Romagnolo’, caratterizzato da una breve maturazione che lo rende cremoso al palato. Tra i gelati, la novità dell’anno è il bi-gusto panna e nocciola.