Il Consiglio dei Ministri ha approvato in serata il Disegno di Legge (DDL) sulle sanzioni in materia alimentare. Il provvedimento mira a contrastare le frodi nel settore agroalimentare e tutelare la sicurezza dei cittadini. Composto da 18 articoli, il DDL introduce nuove sanzioni sia penali che amministrative per chi viola le normative in ambito alimentare, mettendo in atto misure dirette per proteggere il Made in Italy e garantire la qualità dei prodotti.
Nuovi reati
Tra le novità più significative, il DDL introduce il reato di “Frode alimentare”, ampliando il novero delle condotte ingannevoli punibili, comprendendo tutti i soggetti coinvolti nella filiera alimentare. Il DDL, infatti, sanziona quelle azioni che determinano un pregiudizio per il consumatore in termini di provenienza, qualità o quantità dei prodotti alimentari.
Inoltre, per contrastare le pratiche ingannevoli relative all’etichettatura e alle indicazioni sui prodotto la norma introduce un reato specifico di “commercio di alimenti con segni mendaci”. Il reato di “agropirateria”, invece, colpirà chi, con più operazioni e con modalità organizzate e continuative, commette frodi ai danni degli acquirenti di prodotti alimentari.
In materia di DOP e IGP
Il DDL prevede misure più severe per la loro tutela e la protezione, con sanzioni specifiche contro la contraffazione e l’uso improprio dei marchi. In particolare, la norma introduce nuove disposizioni per garantire che i prodotti con DOP e IGP siano effettivamente realizzati in conformità alle normative nazionali ed europee.
Contro lo spreco
Il DDL, poi, prevede la destinazione a scopi benefici degli alimenti confiscati a causa di pratiche fraudolente anche in caso di sequestro. Gli alimenti sequestrati potranno essere destinati in favore di enti pubblici o associazioni e consorzi con compiti assistenziali. Si contribuisce così a una finalità sociale e si riduce lo spreco alimentare.
Novità sulle sanzioni amministrative
Il provvedimento prevede una gradazione delle sanzioni in base alla gravità della violazione, con l’introduzione di misure più dissuasive legando gli importi al fatturato delle imprese coinvolte. In passato si verificava, per esempio, che un piccolo imprenditore poteva vedersi applicare la stessa sanzione prevista per una multinazionale.
Altre novità
Inoltre, il DDL introduce misure specifiche per garantire la tracciabilità e la sicurezza dei prodotti alimentari, come nel caso della filiera bufalina, dove sono previste nuove disposizioni per la tracciabilità e il controllo della qualità.
Viene formalmente istituita la “Cabina di regia per i controlli amministrativi”, presieduta dal Ministro del MASAF e che vede la partecipazione, ai più alti livelli, delle istituzioni deputate ai controlli.
Infine, il DDL prevede anche l’introduzione del “Blocco ufficiale temporaneo”. Si tratta di uno strumento di semplificazione, che consentirà agli organi di controllo di fermare temporaneamente i prodotti che presentano solo anomalie amministrative. Questo darà la possibilità alle imprese di sanare la carenza documentale entro brevi termini, garantendo, al contempo, la tutela dei consumatori senza incorrere in ritardi burocratici.