MECSPE, punto di riferimento delle tecnologie per l’innovazione e industria 4.0 nel settore della manifattura, inizia oggi a smontare gli stand e a disinstallare i macchinari che componevano le sue aree dimostrative e che erano già in piena fase di posizionamento. MECSPE, infatti, prevista a Parma dal 29 al 31 ottobre, era stata confermata dal DPCM del 18 ottobre e aveva già avviato il 24 ottobre le attività per installare circa 60.000 mq di superficie espositiva in 6 padiglioni, seguendo tutti i protocolli sanitari per accogliere il pubblico in sicurezza e garantire il pieno rispetto delle norme governative anti pandemiche.
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“È un duro colpo, sia per la Fiera sia per le aziende del settore che apprezzano da 19 edizioni MECSPE trovandovi nuove tecnologie, soluzioni per tutte le filiere produttive e formazione continua, nonché un momento unico per fare scambi commerciali e ordinativi – commenta Ivo Nardella (in foto) presidente di Senaf, Gruppo Tecniche Nuove. – Il nuovo DPCM ha contraddetto il precedente senza tenere conto dei tempi di pianificazione di una manifestazione professionale come MECSPE che è, e rimane, per il settore della meccanica specializzata una tre giorni di lavoro imprescindibile per pianificare la ripresa. Il settore della meccanica incide per l’8,1% sul valore aggiunto dell’intera economia, per il 6,1% sull’occupazione e se pensiamo che solo in Emilia-Romagna, regione in cui si tiene la manifestazione, la filiera della meccanica costituisce il 56,5% delle esportazioni, si capiscono meglio i confini dei danni che per il settore comporta questa decisione. Peraltro, ci risulta non siano stati previsti momenti di confronto né con Confindustria né tantomeno con AEFI (Associazione Esposizioni e Fiere Italiane). Una fiera che ha un impatto professionale su quasi 90mila lavoratori tra imprenditori, operai specializzati, tecnici, ingegneri e che traina un settore strategico per la ripresa del Paese, non può e non deve essere messa alla stessa stregua di una sagra di paese, senza nulla togliere a queste manifestazioni. Ci auguriamo di essere convocati dal ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri per valutare l’entità dei danni e vogliamo ringraziare tutte le imprese, le associazioni settoriali e territoriali che hanno deciso di essere parte di MECSPE, scusandoci enormemente per i disagi che comporta la decisione annunciata ieri dal presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte”.